Cittadini custodi della cultura contadina entra nel carcere di Porto Azzurro

Cittadini custodi della cultura contadina entra nel carcere di Porto Azzurro
Appuntamento della Fondazione Isola d’Elba a partire da lunedì 11 per tutto il mese di novembre presso la Casa di Reclusione De Sanctis di Porto Azzurro

Cittadini custodi della cultura contadina entra nel carcere di Porto Azzurro

Portoferraio, 16 novembre 2024. Appuntamento della Fondazione Isola d’Elba a partire da lunedì 11 per tutto il mese di novembre presso la Casa di Reclusione De Sanctis di Porto Azzurro per le attività di “Verde fra le mura” nell’ambito del progetto Cittadini Custodi della Cultura Contadina Elbana, approvato con D.D.R.13511/23 con il contributo di Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Toscana, al quale stanno partecipano, oltre alla capofila, numerosi ETS elbani ed alcune scuole di primo e secondo grado.

Rendere più gradevole l’ambiente carcerario, condividere con i detenuti la cura del verde, creare zone all’aperto dove trascorrere parte della giornata, coltivare piante della macchia mediterranea o autoctone dell’Isola per una continuità di colori e profumi fra l’interno e l’esterno del carcere, sono gli obiettivi del progetto che sarà realizzato sotto la guida esperta di Francesco Marino, erborista responsabile dell’Orto dei Semplici, in accordo con la direzione del carcere, con l’ausilio degli agenti e delle educatrici ed in collaborazione con le insegnanti Giulia Spada e Chiara Bartolini dell’Istituto Agrario dell’ITCG Cerboni che tiene da anni un corso di studio per i detenuti.

Le attività che verranno svolte all’interno dell’area detentiva prendono spunto da un precedente progetto dell’Associazione Dialogo odv, partner del progetto insieme alle Associazioni Auser e Incontriamoci in diversi.

E’ prevista la coltivazione di erbe aromatiche, lavanda ed altre erbe spontanee della macchia mediterranea. 

Si tratta di una prima azione che potrebbe essere propedeutica ad un  ampiamento degli spazi da recuperare per le coltivazioni e per giardini, oltre a quelli utilizzati da tempo nelle aree dell’Agricola sugli spalti del Forte o nel fossato dove si coltivano frutta e ortaggi ad uso del carcere.

“Prendersi cura dell’ambiente in cui si vive, pur all’interno di un carcere – spiega la giovane Direttrice Martina Carducci - è un modo per prendersi cura di se stessi oltre ad essere un’occasione per ritrovare il contatto con la natura ed iniziare un percorso di apprendimento dei mestieri della terra. Grazie alla collaborazione della Fondazione e all’impegno del personale della Casa di Reclusione di Porto Azzurro, oggi si realizza un progetto capace di restituire a tutte le figure coinvolte una positiva esperienza di  condivisione e, al contempo, offrire alla popolazione detenuta l’opportunità di acquisire nuove competenze spendibili per il futuro, attraverso un percorso di educazione all’ambiente. Da cosa nasce cosa- sostiene la  Direttrice - e anche un piccolo seme può produrre buoni frutti.”


  • autore
    Fondazione Isola d'Elba

    Cittadini custodi della cultura contadina entra nel carcere di Porto Azzurro

    sabato 16 novembre 2024 @ 08:52:05

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