Una soffitta, il Caffè Momus, un poeta, un musicista, un pittore e un filosofo squattrinati. E poi la giovinezza e l’amore. È il 1930 e siamo sotto i cieli bigi di Parigi. L’opera è La Bohème di Giacomo Puccini, tra le composizioni più amate e rappresentate al mondo del musicista lucchese. Il soggetto è tratto dal romanzo a puntate Scènes de la vie de Bohème di Henry Murger, ripreso da Puccini, pare, su suggerimento di Ruggero Leoncavallo. Da questa suggestione ne deriverà un lavoro minuzioso, un’opera in quattro quadri che ha visto impegnati il compositore e i suoi librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa per due lunghi anni, mentre la partitura nasce poi in soli otto mesi. La prima rappresentazione va in scena al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896, sotto la direzione di un giovane e talentuoso ventinovenne: Arturo Toscanini. La vicenda racconta della vita bohémien di un gruppo di giovani artisti, tra lo struggente amore di Mimì e Rodolfo e la relazione vivace di Musetta e Marcello; un inno alla giovinezza eterna e un addio prematuro alla vita, segnato dalla morte della protagonista, che segnerà anche la fine della spensierata gioventù degli amici che la circondano.
Direttore Stefano Giaroli
Regia Alessandro Brachetti
Scene e Costumi Artemio Cabassi
Luci Marco Ogliosi
Mimì Renata Campanella
Rodolfo Diego Cavazzin
Musetta Scilla Cristiano
Marcello Marzio Giossi
Schaunard Maurizio Leoni
Benoît Fulvio Massa
Colline Massimiliano Catellani
Alcindoro Fulvio Massa
Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane
Coro dell’Opera di Parma
Maestro del Coro Emiliano Esposito
26 luglio ore 21:30
La Linguella - Portoferraio