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Itinerario San Bartolomeo

Grande Traversata Elbana Trekking e Mountain Bike Isola d'Elba

Itinerario San Bartolomeo

Sentieri interessati nella cartografia: 3 (parte), 4.

Durata: 3h 1/2

Itinerario mtb o cavallo: non adatto per la bici, con molte difficoltà per il cavallo

Itinerario San Bartolomeo

Il percorso interessa i dintorni di Chiessi e Pomonte, due località all'estremità occidentale dell'isola. Tocca inoltre i resti della chiesa romanica di San Bartolomeo, in uno scenario intatto e dall'interesse panoramico assoluto. Altro interesse della zona sono le antiche testimonianze umane, soprattutto pastorali, anche millenarie. Caprili, muri a secco, antichi terrazzamenti fanno parte di questo paesaggio, oggi abbandonato alla macchia ma molto suggestivo. Il periodo sconsigliato per percorrerlo è l'estate, in quanto la macchia bassa non offre alcun riparo dal sole. Per la stessa ragione per può essere gradevole intraprenderlo in inverno.

Si parte da Chiessi, dal piazzale di fronte la graziosa chiesetta del borgo. Percorrendo una ripida scalinata si arriva nella parte alta del centro, dove ha inizio il sentiero. La salita prosegue tra antichi terrazzamenti, alcuni ancora coltivati, ma la maggior parte ormai sotto la macchia. La pendenza è ripida, ma la bassa vegetazione a erica e ginestra ci permette di fermarci ad ammirare qualche scorcio sul paese sottostante.

Dobbiamo coprire circa 400 metri di dislivello in un'ora, per arrivare finalmente in una zona dove la salita si fa meno ripida. In prossimità del colle San Bartolomeo dobbiamo buttare l'occhio a destra per individuare una deviazione (tuttavia ben segnalata) verso la chiesa medievale. Intraprendiamo i circa cento metri in salita di essa, per trovarci su una sella erbosa tra due aspri massicci granitici.

Della romanica si nota attualmente il solo muro perimetrale destro e poco altro delle sue fondazioni. Fu costruita dai pisani, probabilmente nel XII secolo, e forse and distrutta in un'incursione saracena, come il medievale paese di Pomonte, molto più all'interno di quello attuale. Faceva parte di alcune suffraganee (come la vicina San Frediano, anch'essa diruta), che si trovavano lungo l'importante via di comunicazione medievale fra due borghi molto importanti di Marciana e Pomonte. La sua posizione ha inoltre suggerito il fatto che potesse avere un ruolo di vigilanza costiera.

Val la pena aggirarsi qui intorno, per scoprire muri a secco che forse sono riferibili a un antico villaggio di origini villanoviane. Anche l'aspetto naturalistico ha la sua importanza: quassù frequenti sono le evoluzioni aeree di corvi imperiali, poiane e gheppi. Per gli appassionati di arrampicata poi è possibile compiere un via ferrata per la cima del colle San Bartolomeo, che parte proprio davanti la chiesa.

Dopo un'appropriata sosta al colle, ritorniamo sul sentiero 3 per proseguire l'itinerario. Si procede sempre in salita, ma questa volta leggera, su una cresta e tra la macchia bassa. Giunti in località la Terra una deviazione sulla destra, segnata con il numero 4, ci permette di scendere a Pomonte. Iniziamo così un largo sentiero che passa tra arditi terrazzamenti su ripidi fianchi rocciosi. Da qui abbiamo una vista completa sulla bellissima valle di Pomonte, e man mano che si prosegue sul paese stesso.

In circa un'ora si giunge al centro, e il sentiero termina su una strada asfaltata. Qui possiamo scegliere di visitare il borgo marittimo o fare una sosta per riposarci. Se invece vogliamo proseguire il nostro itinerario, prendiamo la suddetta strada sterrata sulla destra, e la percorriamo per poche decine di metri. Sempre sulla destra si stacca un sentiero segnalato, che in pochi metri si stacca dalla ultime case.

Iniziamo una leggera salita su un buon fondo, che offri scorci interessanti sul costa di Pomonte in basso. Gettando l'occhio verso l'interno invece ci apparir dal basso il colle San Bartolomeo con i suoi precipiti fianchi. Giunti al cimitero, finisce la salita e si ha un colpo d'occhio anche su Chiessi. La discesa al nostro punto di partenza avviene su una strada sterrata e in pochi minuti.

Foto: Itinerario San Bartolomeo