Itinerario San Cerbone
Tempo di percorrenza: 1h 30 m
Percorsi interessati in cartografia: parte dell'1 e del 6
Itinerario mtb o cavallo: ottimo per entrambi.
Itinerario San Cerbone
Il percorso che vi proponiamo molto semplice e riguarda uno degli angoli più suggestivi del monte Capanne, a poco distanza dai paesi di Marciana e Poggio. Si svolge in luoghi interessanti sia dal punto di vista ambientale che storico, toccando uno dei luoghi di culto più significativi della fede elbana, il romitorio di San Cerbone, nella zona in cui il santo patrono della diocesi si rifugi per scampare alle violenze barbariche, nel corso del VI secolo. L'itinerario può essere compiuto in ogni periodo dell'anno, anche in estate, poiché l'alta vegetazione garantisce frescura per un buon tratto.
La partenza avviene dal castello pisano di Marciana, del XII secolo, il punto più alto del paese, dal cui piazzale possiamo ammirare un bel panorama su Marciana Marina. Dalle vicinanze del castello parte anche un altro bel tracciato lastricato, segnalato da un cartello, che dopo mezzora di camminata in salita porta al santuario del Madonna del Monte, altro luogo di culto molto amato dagli elbani.
Intraprendiamo la strada che, dapprima asfaltata e poi sterrata, sale per pochi tornanti fino a un bivio. Entriamo nel percorso segnato come numero 6 in cartografia, e lo percorriamo a sinistra. La strada, larga e su buon fondo, prosegue in quota tra pini d'impianto, castagni e lecci, permettendoci per di ammirare qualche scorcio sulle valli sottostanti.
Percorriamo tutto il tracciato, superiamo prima una catena che impedisce il traffico veicolare e poi una vasca antincendio, e iniziamo a salire leggermente su un fondo un po' più sconnesso fino al termine della strada. Qui il sentiero 6 prosegue a destra in più ripida salita, ma noi lo abbandoniamo per continuare in discesa su un altro sentiero, che entra ancor di più nel folto della vegetazione, e in pochi metri ci porta a un fresco fosso. Lo attraversiamo tramite una diga di contenimento delle acque e dopo poche decine di metri ci troveremo a intersecare un altro percorso più ampio, il sentiero 1.
Questo va affrontato in salita sulla destra, sempre sotto una rigogliosa vegetazione a castagni. In breve passiamo sotto la cabinovia del monte Capanne, e percorsi ancora pochi metri ci troviamo di fronte la semplice facciata del romitorio di San Cerbone, stretto in un protettivo abbraccio dalle fronde degli alberi. La chiesa è altrettanto semplice e austera. Di solito chiusa, ma dalle finestrelle della facciata è possibile ammirare l'interno spoglio. Secondo la tradizione sarebbe la prima chiesa costruita all'Elba, addirittura subito dopo la partenza del santo, ma i documenti ci parlano di essa solo dal XV secolo. Salvata da un disastroso abbandono negli ultimi anni oggi si offre nella sua originaria suggestione. Intorno all'edificio possenti tronchi di castagni ci dicono della perfetta conservazione del luogo nei secoli. Val la pena sostare a lungo nella riposante calma del luogo.
Qui si rifugi il vescovo Cerbone per sfuggire alle continue scorrerie longobarde che imperversavano a Populonia, allora sede di diocesi. Visse pochi anni in una grotta e conducendo vita misera; e alla sua morte la salma fu riportata nel borgo della costa toscana. La leggenda vuole che nell'attraversamento del canale scoppiasse una tempesta, ma che neanche una goccia cadesse nella barca dell'illustre defunto.
Riprendiamo il cammino scendendo sulla strada di accesso al romitorio, dal traffico veicolare nullo essendo privata e sbarrata. Questa tra ampie curve sotto un bellissimo castagneto, dove in ottobre molti si fermano a raccogliere i suoi frutti, raggiungiamo in circa mezzora la strada provinciale. Da qui con una deviazione sulla destra di circa duecento metri possiamo raggiungere il grazioso paese di Poggio, in cui intrattenersi tra le piccole e serpeggianti vie. Oppure possiamo svoltare a sinistra e tornare al nostro punto di partenza di Marciana in poco meno di tre chilometri di strada asfaltata. In questo secondo caso non potremo fare a meno a sostare a bere l'ottima acqua della fonte Napoleone lungo la strada e ogni tanto fermarci a guardare gli scorci su Poggio e Marciana Marina, quando la vegetazione si apre.