Un mistero che incuriosisce:

Molti, passando da Facciatoja, avranno notato un rigonfiamento in cotto che sporge dalle antiche mura della fortezza. La sua forma insolita ha acceso la fantasia di molti, alimentando il mistero sulla sua funzione. Che cos'è questa strana protuberanza? Un antico cannone? Un simbolo religioso? La risposta è più semplice e, allo stesso tempo, più curiosa di quanto si possa immaginare.

La bretèche: una "latrina difensiva":

Si tratta di una bretèche, una struttura di fortificazione sporgente dalla facciata. Tuttavia, in questo caso, la sua funzione non era militare. Sembra che gli architetti medievali avessero un'idea singolare per proteggere la fortezza: le attività fisiologiche umane. La bretèche era progettata come una latrina a sbalzo, posizionata in modo tale che i nemici, avvicinandosi alle mura, venissero "inondati" da una pioggia di feci.

Un sistema di difesa efficace e disgustoso:

L'idea era semplice ma ingegnosa: la caduta delle feci avrebbe potuto spaventare e disgustare un aggressore, dissuadendolo dall'attaccare. Il principio di funzionamento era basato sull'evacuazione per gravità, un sistema efficiente e "naturale". Non solo l'odore nauseabondo, ma anche la visuale di escrementi che cadevano dall'alto doveva essere un deterrente efficace per qualsiasi esercito.

Un sistema non privo di criticità:

Nonostante la sua efficacia, il sistema di difesa basato sulle latrine non era privo di criticità. Innanzitutto, era un sistema poco igienico che poteva contribuire alla diffusione di malattie. Inoltre, la sua efficacia era limitata nel tempo, in quanto la scorta di "munizioni" era destinata ad esaurirsi.

Un'eredità affascinante:

Nonostante le sue criticità, le bretèche rappresentano un'eredità affascinante del Medioevo. Ci ricordano come gli architetti medievali fossero ingegnosi e pragmatici nella progettazione delle loro fortezze, non disdegnando l'utilizzo di soluzioni "alternative" per proteggere i loro abitanti.

Conclusione:

La bretèche di Facciatoja è un esempio di come la storia possa essere ricca di sorprese e di come anche i dettagli più curiosi possano nascondere storie affascinanti e inaspettate. Un invito a non fermarsi alle apparenze e ad approfondire la conoscenza del passato per comprendere meglio il presente.

di Gian Mario Gentini

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