Secondi Piatti Isola d'Elba
Preparare il polpo lesso per un elbano è un rito. Deve essere cotto alla perfezione, non si deve spellare e deve essere saporito al punto. Il forestiero che lo assaggia un volta non se lo dimentica più. Il polpo bollito all'elbana non necessita di alcun condimento: è già saporito di suo. Si deve sentire il sapore del mare. Durante la cottura non si deve aggiungere altro che il sale (tre volte la dose usata per la pasta) e il peperoncino. Qualcuno aggiunge tappi di sughero. A che servono? Invece il polpo prima di essere cucinato ha bisogno di una breve frollatura, lasciandolo per una notte appeso a rilassarsi, o mettendolo per un giorno nel congelatore. A Portoferraio si serve alla "forchetta", ossia si infilzano le granfie (tentacoli) con una forchetta e si mangia senza aggiungervi alcun condimento. Fino a pochi anni fa era facile incontrare nei paesi dell'Isola i "polpai", che in prossimità di una mescita di vino, vendevano il polpo lesso appena tolto dalla pentola fumante.
Non è facile cuocere il polpo, comunque la cosa più importante è che il mollusco deve essere freschissimo e meglio se si tratta di polpo di scoglio.
Mettere al fuoco una pentola piena d'acqua e portarla ad ebollizione senza salare. Quando l'acqua bolle prendere il polpo infilando la borsa con una forchetta.
Tuffarlo nell'acqua bollente per tre volte ritirandolo subito prima di immergerlo definitivamente nell'acqua.
Aggiungere subito una manciata di sale grosso e abbondante zenzero intero. Coprire la pentola e far cuocere per circa trenta minuti.
Spegnere il fuoco e lasciare riposare il polpo per altri quindici minuti nella sua acqua.
Quindi tagliare il polpo a pezzetti, sia i tentacoli (granfie) sia la borsa e metterlo in un vassoio.
Condirlo con un ramaiolo d'acqua della cottura, buon olio di oliva e limone o aceto a piacere.
Solitamente il polpo all'Elba si mangia senza condirlo.
Si mette intero in tavola e, infilando la forchetta del commensale nel polpo, ne tagliamo un pezzo e lo serviamo così, sulla forchetta.